La celebrazione della Santa Pasqua ci invita a un rinnovato sguardo di fede sulla persona di Gesù Cristo, come a Colui che è il fondamento della nostra speranza. La morte e la risurrezione di Gesù non solo simboleggiano, ma incarnano la vittoria definitiva della vita sulla morte, del bene sul male, e ci offrono la certezza incrollabile che l’amore di Dio prevale e continuerà a prevalere su ogni forma di sofferenza e di oscurità, illuminando la nostra esistenza con la luce della fede e della speranza.
Quest’anno viviamo la solennità della Pasqua nel contesto del Giubileo della Speranza, un avvenimento che ci offre ancora di più l’occasione di vedere Cristo Risorto come fondamento della nostra speranza. Papa Francesco inizia la Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’anno 2025 con questa citazione “la speranza non delude” (Rm5,5). E invita tutti i fedeli a farsi “Pellegrini di speranza”, sia che possano recarsi a Roma, sia che lo celebrino nelle Chiese particolari, sia soprattutto che lo vivano a livello personale nel suo significato più vero e profondo, cioè come un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, “porta santa” di speranza e di salvezza per tutti.
Dice ancora Papa Francesco: “nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé”. Ad ogni obiettivo raggiunto, appare sempre più chiaro che esso non soddisfa pienamente il nostro desiderio e che abbiamo bisogno di andare sempre “oltre”.
Possa il Giubileo essere per tutti noi l’occasione di rianimare la speranza, quella vera che non delude, perché nasce dall’amore di Dio riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo. È infatti lo Spirito Santo a irradiare nei credenti la luce della speranza, la quale non illude e non delude, proprio perché è fondata sulla certezza che niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore di Dio, presente in Gesù Cristo, nostro Signore (cfr. Rm 8).